DODICI COMUNI DEL PESARESE E DELL’ANCONETANO PIÙ VICINI ALL’EUROPA CON L’ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI.
A supporto del percorso firmata la convenzione tra il Comune di Pergola (capofila) e l’Unione Montana del Catria e Nerone (capofila SNAI) per il Joint Alte Marche ClimAct
Dodici comuni marchigiani sono più vicini all’Europa con un obiettivo forte e importante. Dal 2008, l’Europa riconosce alle autorità locali il fondamentale ruolo per la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico. Con l’adesione di 53 Paesi, 10.709 firmatari, 324.855.293 cittadini e 220 Supporters, il Patto dei Sindaci rappresenta un atto di forte responsabilità sulle tematiche ambientali e energetiche attraverso piani di azione verso l’efficientamento energetico e la mitigazione climatica. Con grande impegno una vasta area dell’entroterra pesarese e anconetano ha aderito il Joint Alte Marche ClimAct per favorire il radicarsi, a livello di Governance locale, di un riferimento costante e ampio sui territori, rafforzando una strategia di successo che, a livello regionale, ha adesioni da parte di 152 Comuni, coprendo l’81% della popolazione.
La presenza dell’Unione Montana del Catria e Nerone, capofila della Strategia dell’Area Interna (SNAI) dell’Appennino basso pesarese e anconetano, che aderisce con il ruolo di Supporter, garantisce un sostegno tecnico alle amministrazioni aderenti, affinché il Patto dei Sindaci possa avere un esito positivo sia sui 9 comuni SNAI (Acqualagna, Apecchio, Arcevia, Cagli, Cantiano, Frontone, Piobbico, Sassoferrato e Serra Sant’Abbondio) che gli altri tre comuni aderenti (Pergola, Fratte Rosa e San Lorenzo in Campo). La collaborazione è stata formalizzata con la sottoscrizione della convenzione tra Unione Montana del Catria e Nerone e il Comune di Pergola, capofila territoriale dei 12 comuni. “Noi ci siamo e vogliamo continuare a rappresentare un riferimento costante, ma soprattutto concreto per questo territorio – afferma il Presidente dell’Unione Montana, Alberto Alessandri – perché significa poter aprire maggiormente alla collaborazione su strategie che hanno bisogno di essere integrate e sostenute. Ci mettiamo ancora una volta a disposizione del territorio per rafforzare cooperazione e obiettivi”.
“Ho accolto con piacere la proposta dell’Assessora Santelli di costituire il Joint – afferma Simona Guidarelli, Sindaca di Pergola – nella forte convinzione che sia fondamentale orientare tutte le nostre azioni verso una visione più ampia, che superi i confini dei Comuni che amministriamo, assumendo una dimensione territoriale”.
Il Patto, sottoscritto tra autorità locali e regionali, in tutti i contesti socio-economici e in qualsiasi area geografica, richiede l’impegno in prima linea per ridurre la vulnerabilità del proprio territorio a fronte dei diversi impatti del cambiamento climatico.
“Ho, da subito, creduto fortemente negli obiettivi del Patto dei Sindaci come spinta ad un più ampio percorso di aggregazione – sostiene l’Assessora pergolese allo Sviluppo Economico, Sabrina Santelli, che ha attivato l’iniziativa – e partendo da queste premesse, il Joint Alte Marche ClimAct è più grande della nostra Regione, comprendendo 12 comuni su due province, pesarese e anconetana. Per questo ci tengo a ringraziare tutti i Sindaci e SVIM per la grande disponibilità a collaborare su questo obiettivo comune”.
Sebbene gli sforzi per la riduzione delle emissioni siano già in atto, l’adattamento resta tuttavia un complemento indispensabile e necessario delle politiche di mitigazione.
“La Regione Marche accompagna da sempre il percorso dei Comuni aderenti al Patto con visibilità a livello europeo attraverso l’assistenza tecnica di SVIM – afferma Gianluca Carrabs, amministratore delegato SVIM – e vediamo tutti come oggi sia urgente che i territori sappiano far fronte all’emergenza climatica che si sta rivelando con effetti sempre più evidenti e preoccupanti. Per noi è un segnale fondamentale l’adesione di 12 comuni che rappresentano uno stimolo soprattutto nella direzione dell’aggregazione di altri territori regionali”.
Prende così avvio, quindi, una progettualità ampia e complessa che ha come obiettivo quello di rafforzare la strategia delle aree interne anche attraverso le politiche per il clima e l’energia che diventeranno centrali nei prossimi anni attraverso azioni di forte impatto locale.